Le sostanze contenute nei detergenti causano allergia? Questa domanda ci viene fatta molte volte perché la sensibilità verso questo tema è aumentata negli ultimi anni. Abbiamo visto in un precedente articolo come alcune sostanze possano causare irritazione alla pelle. Ma potrebbero esserci rischi maggiori?

Allergia e dermatite: simili ma diverse

I segnali dell’allergia dovuta all’utilizzo di un detergente sono simili a quelli della dermatite da contatto. Arrossamento della pelle, bruciore e prurito. Il motivo è la presenza di alcune sostanze all’interno del prodotto – ne vedremo alcune più avanti – che provocano nella persona una reazione eccessiva del sistema immunitario. In pratica, il nostro organismo riconosce una sostanza come pericolosa e si difende. Anche se la sostanza, di per sé, è innocua.

Non sono chiari i motivi per cui alcune sostanze provochino queste reazioni mentre altre no, né perché l’esposizione a queste sostanze causi reazioni allergiche solo in alcune persone. Gli studi in questo campo devono ancora compiere ulteriori passi in avanti.

Quello che sappiamo con certezza adesso è che, nonostante la maggioranza della popolazione sia immune, alcune sostanze creano reazioni allergiche nelle persone predisposte.

Ma non siamo qui per creare allarmi. Infatti, ti prometto che dopo aver letto questo articolo ti sentirai più sollevato, ma anche con la consapevolezza di dover fare almeno un po’ di attenzione. D’altronde, anche attraversare sulle strisce pedonali è sicuro, ma è sempre meglio guardare prima a destra e a sinistra.

Ipoallergenico non vuol dire antiallergico

Abbiamo paura di incorrere in rischi inutili e molto spesso, per evitarli, la nostra scelta si rivolge a prodotti che vengono definiti ipoallergenici. Avrai visto molte volte questa parola, ma ti sei mai chiesto cosa voglia dire? In senso letterale, vuol dire che un prodotto è stato pensato per ridurre al minimo il rischio di provocare reazioni allergiche. In generale, questi prodotti sono formulati per essere più delicati e sono privi di alcuni ingredienti che possono essere irritanti.

Ma nello specifico, il requisito principale che questi prodotti devono rispettare è quello di non contenere nessuna delle 26 sostanze che sono state individuate come essere più allergizzanti di altre (1). In particolare, sono sostanze che si utilizzano nelle fragranze e nei profumi e che si trovano comunemente in natura. Facciamo qualche esempio. Il d-Limonene è contenuto nel limone ed è il responsabile del suo aroma così caratteristico. Il Geraniol viene invece estratto dai fiori e dalle foglie di geranio, ma si trova anche nelle arance e nei mirtilli, mentre il Citronellol, oltre che nel geranio, si trova anche nell’olio essenziale di rosa.

Come difendersi dalle sostanze allergizzanti?

Come abbiamo visto, non dipende tanto da sostanze chimiche e sostanze naturali. Infatti, sono proprio le essenze che troviamo nelle piante e nella frutta ad essere quelle potenzialmente più irritanti. Per questo, la domanda che ti devi fare per affrontare il tema delle sostanze allergizzanti è questa. Ho mai avuto segnali di fastidio dopo aver utilizzato un detergente?

Se la risposta è no, è probabile che la tua cute tolleri bene le sostanze contenute nei prodotti. In questo caso, la scelta di detergenti ipoallergenici può essere indicata nel caso tu preferisca dalla profumazione neutra (senza profumi).

Se invece credi di aver avuto segnali di fastidio dopo l’utilizzo di un prodotto per la pulizia, ovviamente il consiglio è quello di rivolgersi da uno specialista per effettuare tutti gli accertamenti del caso. In futuro, dovrai evitare i prodotti in cui sono contenute le sostanze che ti danno problemi. Ma come farlo? I cosmetici, ed alcuni detergenti, espongono sul retro dell’etichetta – all’interno della lista degli ingredenti (chiamata anche INCI)  – la presenza o meno delle 26 sostanze di cui abbiamo parlato. Lo scopo di questa legge è permettere ai consumatori allergici di poter riconoscere le sostanze quando fanno acquisti, così da compiere scelte consapevoli.

Scegliere un detergente ipoallergenico per pelli sensibili

Se hai una pelle sensibile, il consiglio che ti possiamo dare è quello di scegliere prodotti privi di profumi, di conservanti chimici, di alcool, di coloranti e di metalli pesanti aggiunti. Oltre a questo, è preferibile che le sostanze presenti siano di origine vegetali di origine vegetale e che il prodotto riporti una certificazione che garantisca che tutto quello scritto in etichetta sia stato adeguatamente controllato da un ente esterno.

Tra i molti prodotti che esistono in commercio, la nostra linea Bio2 Sensitive rispetta tutte le caratteristiche che abbiamo elencato finora. Per questo motivo, il suo utilizzo non si addice solamente a coloro che soffrono di allergia alle sostanze chimiche, ma anche per l’igiene e la pulizia degli abiti e delle stoviglie dei bambini piccoli.

 

Il nostro benessere ha le radici nel luogo dove viviamo. Vuoi conoscere quali sono i nostri consigli per prendercene cura e vivere al meglio? Ne parliamo ogni settimana nella nostra newsletter.

Iscriviti adesso.



 

I dati conferiti con la compilazione del presente modulo saranno oggetto di trattamento cartaceo ed informatizzato e saranno utilizzati esclusivamente per iscriverla alla newsletter. I Suoi dati non saranno però comunicati né diffusi a soggetti terzi. Titolare del trattamento è Almacabio Srl, cui potrà rivolgersi per l’esercizio dei Suoi diritti, tra cui rientrano il diritto d’accesso ai dati, d’integrazione, rettifica e cancellazione.

 

Per la visione dell’informativa completa si rimanda alla privacy policy.

 


 

  1. Il Regolamento CE 1223/2009 obbliga a segnalare in etichetta le 26 sostanze considerate come potenzialmente più allergizzanti. Nel caso non compaiano all’interno del prodotto, questo può dichiararsi ipoallergenico.

Commenta l'articolo

*