Sui giornali leggiamo sempre più spesso che sono in aumento i casi di irritazione e di dermatite da contatto dovuti all’utilizzo di detersivi. Eppure, a differenza dei cosmetici, i prodotti per la casa non devono superare alcun test prima di essere immessi sul mercato. Cosa ci assicura allora che quelli che utilizziamo sono sicuri?

Etichetta: sicurezza degli ingredienti

La prima garanzia di sicurezza è l’esperienza e la serietà dell’azienda produttrice. Infatti, dal momento che non ci sono particolari limitazioni nell’utilizzo delle materie prime, spetta al produttore selezionare gli ingredienti con il profilo tossicologico più affidabile. Per valutare se le scelte in materia di ingredienti sono state appropriate, è necessario però che questi siano visibili da tutti sull’etichetta.

Per facilitare questo controllo, qualche azienda sceglie di inserire in etichetta la lista completa degli ingredienti in modo che anche tu possa controllare e informarti quando acquisti i prodotti – stiamo parlando proprio dell’INCI. Questa voce, infatti, non è obbligatoria sulle etichette dei prodotti detergenti, ma sono in quelle dei cosmetici. In aggiunta a questo, è importante anche che il prodotto sia stato controllato e certificato anche da un ente esterno. In questo modo potremo essere sicuri che quello che troveremo sull’INCI sarà corretto e attendibile.

Test sui metalli pesanti

La presenza dei metalli pesanti all’interno dei detersivi è un rischio per molte persone. Infatti, il 32% della popolazione italiana è potenzialmente allergica al nichel e, quindi, a rischio di sviluppare sintomi di irritazione e di infiammazione nel contatto con prodotti che gli contengono (1). Tuttavia, i test sui metalli pesanti non sono obbligatori sui detergenti. Le aziende che vogliono garantire la sicurezza dei loro prodotti anche su questo versante possono fare delle analisi per valutare la presenza di cromo, nichel, cobalto, piombo e cadmio.

Bisogna considerare tuttavia che i metalli pesanti non sono eliminabili del tutto dalle materie prime utilizzate. In questo caso, dunque, l’obiettivo è assicurarsi che ogni produzione finita abbia una quantità di queste sostanze inferiore al limite di sensibilizzazione, che coincide con 1ppm, ovvero una parte per milione.

Test di sicurezza per le pelli sensibili

Quando invece vogliamo scegliere un detergente per la casa per pelli sensibili– magari perché noi o qualcuno nella nostra famiglia soffre di dermatite o di allergie – allora è dobbiamo assicurarci che il prodotto dimostri di essere delicato e non irritante. Per farlo possiamo individuare alcune certificazioni che dimostrino proprio questo. Come per i metalli pesanti, anche queste non sono obbligatorie sui prodotti detergenti per la casa e, pertanto,vengono eseguite solo dalle aziende più volenterose. Ad esempio, la certificazione Bio C.E.Q. for MCS richiede al detergente di superare con successo dei test dermatologici per valutare il suo potenziale di irritazione, valutazione che viene svolta attraverso il patch test. Come avviene questo esame?

Durante la sperimentazione, un campione del prodotto viene fatto stare a contatto con la pelle dei volontari tramite l’ausilio di un apposito cerotto per 48 ore. Alla fine del periodo di sperimentazione, il cerotto viene rimosso e quella zona della pelle viene analizzata. L’obiettivo è valutare la capacità del prodotto di causare eritema o edema sulla cute. Questa analisi viene fatta due volta. La prima immediatamente dopo la rimozione del cerotto: La seconda dopo altre 48 ore. Se il prodotto non lascia alcun segno sulla pelle, allora può essere considerato come non irritante.

 

Se segui questi suggerimenti puoi prevenire fastidiose irritazioni alla pelle e l’unica cosa che ti servirà sarà un poco più di attenzione nelle scelte che fai tutti i giorni. D’altronde, il nostro benessere comincia proprio dal luogo dove viviamo. Per questo motivo abbiamo realizzato una linea di detergenti per la pulizia che ci possa aiutare in questo. I prodotti Bio2 Sensitive di Almacabio rispondono alle tre necessità che abbiamo elencato. Le materie prime sono state scelte per ridurre il più possibile il rischio di allergia, i prodotti sono testati sui metalli pesanti e hanno delle certificazioni che attestano il superamento di test dermatologici. Conosci qualcuno che ha problemi di irritazione alla pelle? Chiedigli se i detergenti che utilizza rispondono con successo a queste caratteristiche.
 

Il nostro benessere ha le radici nel luogo dove viviamo. Vuoi conoscere quali sono i nostri consigli per prendercene cura e vivere al meglio? Ne parliamo ogni settimana nella nostra newsletter.

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(1) http://www.allergicamente.it/allergie/cutanee.

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